Bollette alla mano: Midori e Selectra spiegano come sono fatte e come risparmiare
La bolletta dell’energia è sempre più complicata, piena di termini😰 come spesa materia energia, tasse, oneri e chi più ne ha più ne metta.Ci siamo messi nei panni di chi a fine mese deve fare i conti con la bolletta della luce: spesso ci si perde nel cercare di comprendere il significato di tutte queste voci convincendosi che non sia altro che un insieme di tasse e che, anche riducendo il consumo di energia, è praticamente impossibile abbassare il costo della bolletta. Ma sarà davvero così?
1. “Non serve consumare meno tanto quello che fa pagare di più sono le tasse”
Per capirci un po’ di più abbiamo analizzato i consumi di 3 famiglie che hanno installato Ned nelle loro abitazioni, e grazie all’aiuto di Selectra, l’azienda che aiuta i consumatori a scegliere le tariffe luce e gas più convenienti, abbiamo visto com’è composta la loro bolletta annua e quali sono le voci che variano se si riducono i consumi.
Confronto della bolletta annua di 3 tipologie di famiglie
Analizzando la bolletta annua delle tre tipologie di famiglie abbiamo scoperto che:
- La spesa per la Materia prima energia impatta del circa il 40% sull’importo finale nella bolletta della luce. Cosa vuol dire? La spesa legata al consumo di energia pesa proporzionalmente di più rispetto alle altre voci.
- Gestione e trasporto contatore è la voce meno flessibile della bolletta, perché non dipende dal consumo elettrico, ma dalla potenza del contatore. Cosa vuol dire? Potenze contrattuali elevate aumentano la spesa in bolletta. Ned può aiutarti a capire qual è la potenza contrattuale ideale in base alle abitudini di consumo e a gestire bene i carichi per evitare di adottare una potenza contrattuale superiore alle reali necessità. Inoltre, ti può avvisare su quante volte hai rischiato di far staccare la corrente suggerendo degli accorgimenti per evitarlo.
- Le imposte incidono molto di meno sulle bollette più basse, solo il 9%, grazie anche al fatto che per i consumi sotto ai 1800 kWh all’anno non si pagano le accise. Cosa vuol dire? Consumando meno energia elettrica paghiamo meno imposte, cioè si riduce la quota che si paga per IVA e accise. Al contrario per chi consuma di più il peso delle imposte sulla bolletta sarà maggiore.
2.“Consumo già poco, non posso ridurre ancora!”
Quante volte ci siamo detti “sto già attento ai miei consumi per evitare di spendere troppo, non posso fare di più”. E’ vero se consumi già poco significa che presti molta attenzione all’uso che fai dell’energia, ma spesso si annidano dei consumi nascosti difficilmente rilevabili, come quelli dovuti allo stand-by di cui a volte ci dimentichiamo, ma che possono avere un discreto impatto sul consumo annuo di energia e sulla bolletta.
I dati rilevati da Ned attestano che lo stand-by incide, in media, dal 10% al 16% sui consumi totali di un’abitazione, questo dato cresce con il numero di elettrodomestici presenti in casa.
Come cambierebbe la bolletta annua se adottassimo qualche piccolo accorgimento per tagliare gli sprechi di energia dovuti allo stand-by?
Risparmio annuo in bolletta e cambiamenti nelle varie voci
Ipotizzando l’azzeramento totale degli sprechi di energia dovuti allo stand-by si avrebbe una riduzione delle singole voci della bolletta per un risparmio annuo pari a 90€ l’anno nel caso della famiglia con consumi medio-alti (-12%), 53€ (-10,6%) per la famiglia “tipo” dell’Autorità e a circa 18,5 € (-5,6%) per la famiglia con consumi inferiori alla media.
In conclusione, anche se si crede di consumare poco, è possibile abbassare la spesa in bolletta tagliando alcuni sprechi di energia nascosti, come quelli per lo stand-by. In particolare, ad abbassarsi, come possiamo vedere per la famiglia con consumi medi, sono le imposte che subiscono un calo significativo del 21%, poiché esistono delle agevolazioni per i consumi più bassi.
Ma cosa fare per evitare questi sprechi di energia?! 👉 Leggi qui i consigli di Ned per scoprire i consumi nascosti e gli accorgimenti utili per evitare sprechi di energia in casa.